Vanessa Roghi

19 maggio - Mater Gratiæ ore 18:00

Disgrazie letterarie e cose simili

«Secondo la ricostruzione della procura, quando morì, la ragazza frequentava lo stabile abbandonato inVia dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo, da quasi due settimane: lì si procurava sostanze stupefacenti e le consumava. Andava e veniva da quel posto, dove la notte del 19 ottobre è deceduta dopo aver assunto un mix di droghe e psicofarmaci. Quando si è sentita male, nessuno ha chiamato il 118 e la giovane, ridotta all’incoscienza, è stata violentata. Desirée non si è opposta in alcun modo: non poteva farlo perché non era in sé, non si reggeva in piedi mentre gli aggressori, senza nessuna pietà le erano addosso. Dopo gli abusi l’hanno abbandonata a terra, tremante, si sono allontanati e l’hanno lasciata morire».
Nella sua vita Desiré non ha interessato nessun giornalista , nessun ricercatore, nessun uomo politico «Nata come soggetto pubblico nell’istante in cui è morta». Le parole di dello storico francese Jablonka non smettono di tormentarmi. E allora anche io ho deciso di prendere il suo caso e di raccontarlo come un oggetto di storia. Un evento che racconta la storia della famiglia, dell’infanzia muta, dei margini, della disuguaglianza, della dipendenza da eroina, dell’ingiustizia dell’Italia.


Vanessa Roghi, storica, autrice de La Grande Storia di Rai Tre ha pubblicato nel 2017 La lettera sovversiva (Laterza). Si occupa di storia della cultura. Ha pubblicato per Laterza Piccola città. Una storia comune di eroina (2018)