Ermanno Cavazzoni

19 maggio - Mater Gratiæ ore 19:30

Disgrazie letterarie e cose simili

Un discorso sulle ultime parole in punto di morte di autori famosi e su immaginazioni dell’aldilà


Reggio Emilia 1947, Scrittore. Insegna Estetica all'università di Bologna. Nelle sue storie predomina il gusto del paradosso e l'attenzione a figure marginali ed eccentriche che meglio rappresentano la visionarietà dell'esistenza umana. Al suo romanzo più noto, “Il poema dei lunatici” si è ispirato Federico Fellini per il soggetto del film “La voce della luna”. Ha scritto anche “Le tentazioni di Girolamo”, “I sette cuori”, “Vite brevi di idioti”, “Cirenaica”, “Gli scrittori Inutili” “Il limbo delle fantasticazioni”, “Guida agli animali fantastici”. Il suo ultimo Romanzo è “La galassia dei dementi” (La Nave di Teseo) finalista al premio Campiello. È membro dell'OpLePo ed è stato co-direttore della rivista Il Semplice (Feltrinelli, 1995-96) e de Il Caffè Illustrato (dal 2001). Nel 2007, insieme con alcuni amici (Gianni Celati, Ugo Cornia, Jean Talon) ha dato vita alla collana di narrativa "Compagnia Extra" per la casa editrice Quodlibet. Di sé dice: «Per tutto il tempo che ho dedicato a scrivere nella mia vita dovrei essere miliardario. E invece su per giù sono un cittadino della fascia media di reddito, o medio-bassa vista la ricchezza generale che c’è. Ma non sono pentito».