Gli antichi greci intraprendevano il viaggio a Eleusi per essere iniziati ai misteri di Demetra, Persefone e Ade: un viaggio che porta fino a noi le ultime schegge della luminosa forza sprigionata
da quei riti di morte e di rinascita. Un viaggio nella storia del pensiero, nel passato e nel futuro della Terra, nei territori dove l’uomo incontra ciò che non è umano un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi.
Inoltre, c’è un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi anni è stato riconosciuto l’impatto distruttivo della civiltà umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle società industriali per evitare la calamità. Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall’assordante disarmonia del mondo. Dai misteri eleusini all’incontro con altre intelligenze animali, un dialogo psichedelico tra Paolo Pecere, autore del saggio Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra (Sellerio), e Andrea Piva, che ha da poco pubblicato il suo ultimo romanzo, La ragazza eterna
(Bompiani).
Paolo Pecere
Paolo Pecere si occupa di filosofia e letteratura, professore associato di Storia della filosofia all’Università di Roma Tre.
Tra i suoi saggi, La filosofia della natura in Kant (2009), Dalla parte di Alice. La coscienza e l’immaginario (Mimesis 2015). Suoi racconti sono comparsi su «Nazione indiana» e «Nuovi argomenti». Ha pubblicato romanzi, La vita lontana (LiberAria editrice 2018), Risorgere (Chiarelettere 2019), il manuale per le scuole Filosofia. La ricerca della conoscenza (2018, con Riccardo Chiaradonna). Del 2021 Il dio che danza. Viaggi, trance e trasformazioni (2021).
Andrea Piva
Andrea Piva, nato a Salerno nel 1971, esordisce nel 2000 scrivendo LaCapaGira, film recitato interamente in dialetto barese e diretto dal fratello Alessandro.
La pellicola riscuote grandissimo consenso e vince il David di Donatello, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro per la migliore opera prima. Nel 2002 scrive, sempre per la regia del fratello, il film Mio cognato, e nel 2008 firma la sceneggiatura di Galantuomini, per la regia di Edoardo Winspeare. Nel 2009 collabora con il regista austriaco Thomas Woschitz alla scrittura di Universalove, premio Max Ophüls in Germania alla migliore operaprima.
Nel 2006 esordisce come narratore pubblicando da Einaudi il romanzo Apocalisse da camera.
Nel 2009 inizia la carriera di giocatore di poker professionista diventando in breve uno dei nomi di maggiore spicco
della scena online internazionale.