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Descrizione evento

Nadia Gelsomina e Mariagrazia Fiore

Partitura incompiuta dell'assenza

09 Giugno - ore 18:00

Seminario vescovile

Ne “La tessitrice”, un libro senza convenevoli di scena nelle parole e nelle illustrazioni, Mariagrazia
Fiore (scrittrice) e Nadiagelsomina (illustratrice) compiono una ricerca sul dolore. Impreparazione.
Smarrimento. Vuoto. Qualsiasi sia la sua origine, anche e soprattutto per un lutto, il dolore
pone davanti a un processo comune, durante il quale ognuno e ognuna cerca il filo slabbrato da cui
-forse- ri-cominciare.
Cosa può farti sentire il dolore?
Cosa può farti vedere il dolore?
Dove può portarti?
Cosa ci può essere oltre il vuoto e le paure?
Cosa rimane?

BIO

Mariagrazia Fiore

Logopedista, autrice barlettana, raccogliere minuteria tra le parole sabbia e nuvola, petalo e conchiglia. Tiene incontri formativi e iniziative culturali intorno al mondo della letteratura per l’infanzia. Promuove la lettura ad alta voce grazie ai progetti “Letturepiccolepiccole”, “Brif Bruf Braf” e come operatrice del programma nazionale NatiperLeggere. A queste attività unisce quella di scrittrice. Il suo “Clara – Un giorno d’estate”, libro illustrato da Martina Peluso e pubblicato da Rotas (2017), è stato oggetto di una tesi di laurea magistrale in storia dei processi educativi e formativi. Nel luglio del 2023, pubblica con Sabir editore l’albo “Bibù ha perso un occhio”, illustrato da Serena Balbo trovando spazio nelle recentissime “Più libri più liberi” di Roma e “Bologna Children’s book fair”. In uscita a novembre 2024 sempre per Sabir editore, “La mia voce”, albo illustrato da Giada Nagri.

NadiaGelsomina

Nadiagelsomina (tuttattaccato) vive a Sud. È un’illustratrice e una graphic designer si occupa (anche) di comunicazione.
Aggroviglia pensieri nei disegni, scrive e ama Fellini. Ha pubblicato illustrazioni, scritto storie e dipinge. Creare è l’esigenza, come il respiro.Considero l’Arte utile, ancora e sempre. “No, non lo so a cosa serve questo sasso, io. Ma a qualcosa deve servire. Perchè se questo è inutile, allora è inutile tutto. Anche le stelle.” (da ”La strada “,F.Fellini).