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Mauro Covacich

Kafka

14 Giugno - ore 20:15

Seminario vescovile

“Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?” A partire da questo pensiero già definitivo, scritto in una lettera all’amico Oskar Pollak da un Franz Kafka appena ventenne, Mauro Covacich insegue lo scrittore praghese in un corpo a corpo tra vita e letteratura. Kafka scrive in una lingua che non era la sua, ma il tedesco dell’impero austro-ungarico imparato a scuola: “ogni lingua è un mondo. Se scegli quella di un altro, ti aggirerai tutta la vita per un mondo non tuo. E anche quando ti capiterà di rispecchiarti nelle vetrine, ti accorgerai che quel tizio riflesso non sei tu”. Questa estraneità rispetto alla vita, rispetto all’amore, rispetto al padre Hermann e alla famiglia, scolpisce la scrittura e l’immaginario con cui Kafka concepisce i suoi capolavori: La metamorfosi, Nella colonia penale, Il processo. Ma anche le pagine di diario in cui annota i sogni, i libri letti, le serate con gli amici e le visite ai bordelli; e proprio in un postribolo della Trieste teresiana, Franz potrebbe avere incontrato James Joyce. Il soggiorno triestino di Kafka rivive nell’indagine letteraria di Covacich, fino agli archivi delle Generali dove la grafia del praghese sembra seguire l’alienazione di un lavoro d’ufficio che non gli lasciava tempo per l’immaginazione.

 

BIO

Mauro Covacich

Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: “Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007), “Anomalie” (Mondadori 1998, 2001), “L’amore contro (Mondadori 2001), “A perdifiato” (Mondadori 2003, Einaudi 2005), “Fiona” (Einaudi 2005), “Trieste sottosopra” (Laterza 2006),“Prima di sparire (Einaudi 2008),A nome tuo (Einaudi, 2011), la cui seconda parte Vi perdono era uscita nel 2009, sempre da Einaudi, con l’eteronimo Angela Del Fabbro, L’esperimento (Einaudi, 2013).
Collaboratore del Corriere della Sera e di altre testate, Covacich ha inoltre realizzato per la Rai alcuni radio documentari e il radiodramma Safari.
Autore della videoinstallazione L’umiliazione delle stelle (Buziol-Einaudi-Magazzino d’Arte Moderna, Roma, 2011).
Nel 2015 pubblica con Bomapiani La sposa, grazie al quale entra nella cinquina dei finalisti del Premio Strega. Nel 2017 esce per La Nave di Teseo Le città interiori.
Nel centenario della scomparsa di Franz Kafka, Covacich affronta il suo grande amore letterario, una lunga passione cresciuta fin dall’adolescenza, ed esce Kafka (La Nave di Teseo 2024).