Giuseppe Semeraro e
Leone Marco Bartolo

18 Settembre - Seminario Vescovile ore 21:30

La Manutenzione della Solitudine

Tra le parole e la musica c'è sempre complicità, la stessa che tra un poeta e un musicista può far nascere qualcosa di inedito. Con Leone Marco Bartolo musicista e cantautore abbiamo portato in giro, in questi anni, moltissimi reading poetici estratti dai miei libri di poesia. Spesso dovendo comunicare con platee molto eterogenee, abbiamo avvertito l'esigenza di creare momenti più teatrali attraverso monologhi più lunghi e strutturati capaci di alleggerire e stemperare il patos della poesia. Man mano questi monologhi sono cresciuti e diventati dei veri pezzi di repertorio con l'aggiunta di tanti testi e storie inedite. A differenza del reading poetico a dare corpo alle storie e ai monologhi c'è sempre la voce di un personaggio che non è necessariamente la mia. I personaggi non sono mai caratterizzati scenicamente ma ne viene sempre evocata la coscienza, la visione del mondo e la storia. Tra i titoli, La ballata del poeta disoccupato, Ti Amo, Monologo dell'amore e del parcheggio, Due Parole in croce, Un ulivo a Milano ecc. Non mancano storie forti, storie tragicomiche e storie poetiche. I testi sono tutti originali e intermezzati con brani cantati dal vivo da Leone Marco Bartolo sempre contaminando la tradizione con il cantautorato. “Cerco di prendere la parola poetica e accompagnarla in una visione, in un quadro scenico, cerco di incarnare le mie parole con la vita di personaggi immaginari che chiedono il permesso di usare la mia voce. Voglio che la poesia esca dal suo guscio e incontri il pubblico parlando alla gente in maniera diretta per guardarla negli occhi nel momento in cui la parola diventa il luogo di quell'incontro.” La musica in scena non è mai semplice accompagnamento ma parte viva e integrante di un rito che vede la parola al centro della scena. Sulla scena si alterneranno poesie, monologhi, canzoni così come si alterneranno momenti più drammatici a momenti lievi senza disdegnare infine qualche momento più divertente.

Giuseppe Semeraro: attore, regista e poeta lavora in ambito teatrale da più di vent’anni. Ha lavorato come attore con Il teatro della Valdoca, in diversi spettacoli con la regia di Danio Manfredini e preso parte allo spettacolo Frame con la regia di Alessandro Serra. Nel 2007 è tra i fondatori della compagnia Principio Attivo teatro dirigendo come regista Storia di un uomo e della sua ombra (finalista scenario e premio Eolo 2009), La bicicletta Rossa (premio Eolo 2013 ) e Opera Nazionale Combattenti (finalista in-box 2016). Nel 2015 realizza lo spettacolo Digiunando davanti al mare ispirato alla figura di Danilo Dolci. È autore di diversi libri di poesie tra cui, Cantica del Lupo, Due parole in croce, A cosa serve la poesia da cui è tratto lo spettacolo con Gianluigi Gherzi.

Leone Marco Bartolo è un cantautore siciliano, salentino di adozione, ed un interprete di musica popolare, nonché appassionato cultore del dialetto della sua terra, non solo chitarrista, ma poliedrico strumentista e arrangiatore, intinto di sfumature classiche e sonorità rock.
E’ tra gli autori, ed esecutore dal vivo, della musica per lo spettacolo “Storia di un uomo e della sua ombra – Mannaggia ‘a mort”, della Compagnia Principio Attivo Teatro, opera finalista al “Premio Scenario Infanzia 2008” e vincitrice del “Premio Eolo Award 2010” e del “Premio Padova 2010”, con all’attivo oltre 400 repliche in tutto il mondo. Compone le bande sonore anche degli spettacoli “La bicicletta rossa”, “Doctor Jekyll”, “Opera Nazionale Combattenti” e del recital “Senza voce”, nel quale esegue alla chitarra alcuni brani di Rosa Balistreri per accompagnare il racconto della storia di Ciccilla, brigantessa calabrese, su testo della scrittrice Valentina Diana. Dal 2014, insieme ad Andrea “Pupillo” De Rocco dei Negramaro, compone e cura la musica dal vivo per lo spettacolo “Due parole in croce”, di e con Giuseppe Semeraro, poeta, regista e scrittore pugliese. Tra gli altri artisti salentini con cui collabora: Claudio Miggiano (ex Officina Zoè) e P40.
Nel 2016 compone, arrangia e suona le musiche per la canzone “Le Giravolte”, testo di Giovanni Epifani, con la quale Lucia Minutello vince il “Premio Mia Martini 2016” come “Miglior interprete”. Sempre nel 2016 collabora con Marco Corrao nel suo disco “Storto” e alla produzione di “Ciricò”, della cantautrice siciliana Sara Romano, vincitore del Premio Ciampi – Città di Livorno 2016 come miglior brano inedito. Ha all’attivo 2 album, “Birbanti” del 2005, con I Birbanti, e “Calliope e Euterpe” del 2011, scritto a quattro mani insieme al fratello Salvatore Bartolo. Leone Marco Bartolo, in definitiva un cantore, un musico, un instancabile improvvisatore e calcolatore di momenti musicali di singolare espressività.