Giuseppe Civati (detto Pippo)
30 Settembre - Seminario Vescovile ore 20:00
Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili
Il ritorno dell'odio verso i più deboli, le promesse tradite verso gli ultimi, un'uguaglianza ancora tutta da raggiungere. Il tutto visto dalla Meravigliosa posizione di Giuseppe Civati. I primissimi articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani e della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali sono chiarissimi: nessuno può essere ridotto in schiavitù, nessuno può essere sottoposto a tortura, a trattamenti inumani e degradanti. Nessuno. Abbiamo creato un sistema di garanzia dei diritti umani per evitare che l’orrore si ripetesse e l’abbiamo fatto dopo averlo visto con i nostri occhi di occidentali, l’orrore. Abbiamo però evitato di dire che i diritti, come gli occhi, erano occidentali. Pensavamo a noi stessi, e solo a noi stessi, bianchi, occidentali, quando parlavamo di “umani”. Per gli altri vale solo quando noi occidentali o, meglio, noi nordici, perché stiamo più in alto, come se il mondo non fosse una palla ma una scala, decidiamo che valgano anche per loro, per i sottouomini.
Giuseppe Civati – Dottore di ricerca in Filosofia, già deputato e segretario di Possibile. Ha pubblicato Qualcuno ci giudicherà (Einaudi 2014) e Voi sapete (La nave di Teseo 2018). Per People ha curato i volumi Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza (2019), Seguendo Greta (2019), Il piano Langer (2019), oltre ad aver scritto il romanzo Fine (2019), con Marco Tiberi, e il saggio Struzzi! La testa sotto la rabbia (2020).