Davide Enia
MaterGratiæ — 5 Maggio ore 21:00
Appunti per un naufragio
«Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Né io né mio padre riuscimmo a dire nulla. Era la Storia quella che ci stava accadendo davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari. Allora, ho iniziato ad ascoltare alcuni testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i lampedusani e chi era appena sbarcato. Ma non bastava. Dovevo capire chi ero io, innanzitutto, per riuscire a trovare le parole giuste. E così, non senza sforzo, ho iniziato a parlare con mio padre, cercando di intessere un dialogo. E ho scoperto che mio papà ha sentimenti e timori tanto simili ai miei. E anche lui ha avuto un rapporto silenzioso con il proprio padre. Così, mi sono ritrovato a guardarlo come fosse uno specchio, ritrovando in lui il mio stesso linguaggio del corpo e parte delle mie parole, e ho usato questa esperienza come un filtro per raccontare questo presente di approdi e naufragi in mare». «In scena Appunti per un naufragio userà i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per muoversi in questo mosaico. Gli incontri sono costellazioni, uniti assieme dal fatto che il soggetto che ha raccolto quelle parole, quei silenzi, quei piani improvvisi sono stato sempre io. È un modo di riflettere, davanti al pubblico, ponendo dubbi, provando a elaborare il lutto, affrontando il presente e la sua complessità. Perché quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti, ma è il ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto, e sta cambiano da almeno un quarto di secolo».
Bio
Davide Enia (Palermo, 1974) è un drammaturgo, attore e romanziere. Nel 2002 scrive, dirige e interpreta «Italia-Brasile 3 a 2» (Premio Speciale Ubu 2003, pubblicato da Sellerio nel 2010). Nel 2003 vince il Premio Riccione Pier VittorioTondelli con «Scanna» che debutta con la sua regia alla Biennale di Venezia nel 2004. Nel 2004 scrive, dirige e interpreta «maggio ’43» (Primo Premio come Miglior Spettacolo al Moldavian International Teatrul Unui Actor, pubblicato da Sellerio nel 2013). Nel 2005 vince come novità drammaturgica il Premio Hystrio e il Premio E.T.I. Per RaiRadio2 scrive e interpreta «Rembò» (Fandango, 2006). Nel 2006 vince il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman come miglior talento emergente italiano. Nel 2007 scrive, dirige e interpreta «I capitoli dell’infanzia» (Fandango, 2009). Nel 2009 vince con «Il cuoco» il Premio della Giuria Paolo Bignami e Gianni Quondamatteo al Premio Riccione. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo, Così in terra (Baldini & Castoldi), tradotto in diciotto lingue e pubblicato in tutto il mondo. Nel 2013 è Writer-in- Residence (Nederlands Letterenfonds\Dutch Foundation for Literature) ad Amsterdam. Nel 2014 pubblica il racconto lungo Uomini e pecore (EDT). Nel 2015 è Writer-in- Residence (Passa Porta) a Bruxelles. Nel 2016 con l’edizione francese di Così in terra, Sur cette terre comme au ciel (Albin Michel) vince il Prix du Premier Roman Étranger e il Prix Brignolles come miglior romanzo straniero dell’anno. Nel 2017 dirige ad aprile «L’oca del Cairo», opera incompleta di Mozart, al Teatro Massimo di Palermo. A maggio pubblica il suo secondo romanzo, Appunti per un naufragio (Sellerio).
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