SABATO 6 MAGGIO

Ore 18:00 - Mater Gratiæ

Patrizia Valduga

Nei cupi abbandoni del cuore


I grandi poeti hanno tanta passione per la poesia e per la lingua quanta ne hanno per il mondo e per la realtà. Potrebbero non essere dei disperati?
Ma anche se sono dei disperati - esibiscano o nascondano la disperazione - la loro poesia non è mai, non può mai essere disperata: è un oggetto perfetto che dà gioia, prima a loro e poi a chi legge, e questa gioia è «la più pura, la più sottile, la più perfetta delle gioie» (G. Raboni)
Bio
Patrizia Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto. Vive a Milano. È una poetessa e traduttrice italiana, compagna del poeta, traduttore e critico letterario Giovanni Raboni. Ha fondato nel 1988 la rivista mensile Poesia.
Presso Einaudi sono usciti Medicamenta e altri medicamenta (1989); Cento quartine e altre storie d'amore (1997); Prima antologia (1998); Quartine. Seconda centuria (2001); Requiem (2002); Lezione d'amore (2004) e Libro delle laudi (2012). Ha tradotto John Donne, Molière, C.-P. J. de Crébillon, Mallarmé, Valéry, Céline, Beckett e il Riccardo III di Shakespeare (1998), recentemente riproposto negli «Einaudi Tascabili» e, nel 2011, ha curato il Breviario Proustiano.Ha tradotto i sonetti di John Donne e da Mallarmé, Kantor, Valery, Crebillon, Moliére, Céline, Cocteau.